Chi Siamo
L’Associazione nasce nel 1984 ad opera di un gruppo di persone appassionate del teatro con la denominazione “Amici della Musica e del Teatro” di Paceco , dedicandosi sin da subito all’attività teatrale e all’organizzazione di concerti di musica classica, sinfonica e lirica. Nel 2009 assume la nuova denominazione di “Associazione Teatro e Tradizioni Popolari di Paceco” per marcare maggiormente l’impegno nell’ambito teatrale e del mantenimento delle tradizioni popolari.
Nel corso degli anni, l’impegno a portare avanti gli scopi dello statuto è stato intenso e, seppur con notevoli sacrifici, i soci sono riusciti a dare concretezza e visibilità all’associazione, portando sulla scena molte commedie brillanti in lingua dialettale, tra cui :
“Accujddatina di matrimoniu” di Rocco Fodale, rappresentata anche a New York nel 1987 all’auditorium di Grover Cleveland M.S. Ridgewood;
“Sicilia achira e duci” recita di poesie in dialetto siciliano di Salvatore Ingrassia;
“L’inglese ha visto la bifora” di Mino Blunda;
“La patente” di Luigi Pirandello;
“L’uomo che vendeva sogni” di Ferruccio Centone;
“La mandragola” di Nicolò Macchiavelli – tradotta in siciliano;
“Quattro cani e un osso” di Lucio Galfano, rappresentata a New York nel 1989 e a Bruxelles nel 1992;
“Filomena Marturana” di Eduardo De Filippo, traduzione in siciliano di Salvatore Di Giorgi;
“Nun Ti pagu” di Edoardo De Filippo, traduzione in siciliano di Salvatore Di Giorgi;
“A birritta chi ciacianeddi” di Luigi Pirandello;
“Il Natale nella tradizione Siciliana” poesie e canti natalizi dialettali su ricerca di Totò Buscaino;
“La passione nella tradizione siciliana” poesie e canti pasquali dialettali su ricerca di Totò Buscaino;
“Lu codici di la Santa Nicissitati” recital di racconti siciliani di Berto Giambalvo;
“Tadiddu u siggiaru” di autore anonimo;
“Sicilia Mancipata” di Salvatore Di Giorgi;
“La zia d’America” di Cristoforo Ruggieri;
“c’era una volta il sindaco” di Gaspare Maltese;
“Un marito in più” di Gaspare Scarcella; “L’avaro” di Moliere, versione siciliana di Vito Samannà;
“Sogno di una notte di mezza sbornia” adattamento di Eduardo De Filippo;
“Sarto per signora”di Georges Feydeau;
” Brunello ù vino di mastro Nicolino” di Gianfranco Manuguerra;
“Forbici Roventi” di Gianfranco Manuguerra;
“Una paria picca…tri m’assuvicchiaru!” di Gianfranco Manuguerra;
“Signuruzzu meo…piddunami Tu!!!” di Gianfranco Manuguerra;
“Stionnu riri Tu…dumani tocca a mia!” di Gianfranco Manuguerra.
L’associazione a tutt’oggi si propone di:
valorizzare a tutti i livelli il teatro dialettale siciliano e ogni forma di manifestazione che riproponga nel tempo e tramandi tradizioni popolari che altrimenti rischierebbero di andare perdute;
favorire, avvicinare e incrementare il numero di appassionati alle manifestazioni teatrali e popolari, mediante l’organizzazione di spettacoli e di manifestazioni sul territorio.